Critiche

Gianni Pascoli, pittore onirico (estratto da Art&Wine A. VII n. 21) - Critico Giuseppe Possa

30.01.2014 18:08

Pascoli ha sperimentato con successo varie tecniche, ceramica, incisione, affresco, pur conservando una predilezione per olio e acquarello. I suoi soggetti sono molteplici, variano e ritornano negli anni: interni con pianoforti o paesaggi sognati, figure femminili esaltate nella loro fisicità, fiori, nature morte o silenti e motociclette o automobili formidabili. Sempre, però, egli dà importanza più all’interno sentire che all’esterno vedere e la metamorfosi della realtà nasce da un’ispirazione fantastica; non diversamente delinea i volti dei raffigurati, molto spesso donne colte in un contesto di posture “contemplative”, in sensuali e sinuose linee estetiche.

Quando delinea un volto .....

01.01.1000 12:25

… Quando delinea un volto o accende uno sguardo, più che a ritrarre una persona, Pascoli tende a definirne l’anima e sulla via dell’annotazione psicologica conducono anche le sue nature morte: oggetti consunti dall’uso delle generazioni, ombrelli abbandonati nell’ombra, fiori secchi, violini. Composizioni silenziose, apparentemente casuali, ma sempre venate di un simbolismo inquieto, sottilmente allusivo alla presenza-assenza dell’uomo. Ad analoghe emozioni sentimentali rinviano, a ben guardare, anche i paesaggi di Pascoli…

Silvio Riolfo Marengo

Giovanni Pascoli è un artista ....

01.01.1000 01:01

Giovanni Pascoli è un artista che ha elaborato il proprio linguaggio in solitaria meditazione, appartato nel suo atelier di San Giuseppe di Cairo, da dove di tanto in tanto è sortito per ordinare alcune mostre personali a Milano e in Piemonte al fine di dialogare col pubblico colto, di misurarne le reazioni e coglière motivati giudizi. Un artista, dunque, del tutto estraneo ai clamori pubblicitari e alle lusinghe mondane e, per contro, sempre rivolto a cercare nella propria interiorità le ragioni del suo operare: il che, a ben badare, costituisce un esempio di dirittura morale.

Carlo Munari